La OO.SS. (FAI-FLAI-UILA) ignorano la richiesta di COLDIRETTI-Impresapesca di partecipare alla stesura del contratto di lavoro per il personale imbarcato sui motopescherecci soggetti a regime regolato dalla Legge 413/84, tutto ciò avviene nonostante una rappresentatività datoriale leader in Italia. “Restiamo perplessi e speriamo in un cambio di rotta, tale che non costringa le imprese e le strutture presenti sul territorio, non coordinate dalla Confederazione, a muoversi in ordine sparso per giungere a sottoscrivere accordi in grado di dare risposte alle imprese di pesca che da tempo auspicano un miglioramento del CCNL”.
Blindare la contrattazione sul CCNL è anticostituzionale, oltre chè lesiva dei diritti delle rappresentanze, sia delle imprese di pesca che dei lavoratori che vorrebbero parteciparvi. In tal senso, non ha nessun valore addirittura scrivere un’articolo ad hoc, ove “ci si riconosce in modo univoco”, quasi a voler dare l’idea che “solo loro”, le parti contraenti rappresentino le imprese pesca e i lavoratori marittimi. Stranezze tutte, del panorama Italico di settore. Per fortuna non ci sono solo “loro” a rappresentare il settore ittico nella sua complessità, nel paese.