Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Agricoltura e Pesca, svoltasi nelle giornate di ieri ed oggi a Bruxelles, i ministri europei hanno affrontato i seguenti argomenti:
- Pesca d’alto mare: il Consiglio ha adottato un Regolamento (e dichiarazioni del Consiglio) che fissa le possibilità di pesca per determinati stock ittici di acque profonde nella acque dell’Unione e nelle acque internazionali dell’Atlantico Nordorientale per i prossimi due anni. Il Regolamento fissa i TAC per i seguenti stock ittici: squali d’alto mare (solo catture accessorie inevitabili), pesce sciabola nero, granatiere di roccia, berice rosso, pagello rosso e musdea. Dal 2003 la pesca d’alto mare è regolamentata a livello europeo per mezzo di TAC per specie e aree e il massimo sforzo di pesca dispiegabile nell’Atlantico Nordorientale. Le opportunità di pesca d’alto mare sono decise con cadenza biennale sulla base di pareri scientifici, in linea con quanto previsto dal Regolamento 1380/2013 sulla riformata politica comune della pesca.
- Opportunità di pesca per il Mar Nero nel 2017: il Consiglio ha trovato un accordo sulle possibilità di pesca per gli stock commercialmente più importanti nel Mar Nero. Tale decisione interessa la Bulgaria e Romania. In particolare il Consiglio ha deciso di confermare la proposta della Commissione che prevede, per il 2017, un ribaltamento dei TAC fissati per il 2016. Per il 2017 è previsto un limite di 11.475 tonnellate per lo spratto e 86.4 tonnellate per il rombo chiodato. L’accordo si basa sui migliori pareri scientifici disponibili e sui principi previsti dalla riformata PCP. Gli stock ittici del Mar Nero sono sfruttati da Romania e Bulgaria e sono condivisi con Paesi terzi, quali Turchia, Ucraina, Georgia e Russia. Tuttavia non sono previsti TAC stabiliti a livello regionale fra Paesi UE e non UE. Ogni anno dal 2008 l’UE ha fissato quote autonome per tali stock al fine di fare in modo che le norme previste dalla PCP siano rispettate.