EMERGENZA PIANI GESTIONE PLURIENNALI, PARERE NEGATIVO DI BRUXELLES

Bocciati Piani di Gestione italiani inviati a Bruxelles (https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12478 ). Piani quinquennali che non ha passato il vaglio dello STFCS come ha comunicato ufficialmente la Commissione Pesca al nostro ministero con nota del 07.12.2018.  I piani sono programmazioni ed adempimenti relativi agli obblighi previsti da regolamenti di riferimento ai sensi dell’ art. 19 Reg. UE 1967/2006 e dell’ art. 13 Reg. UE 1380/2013.

La Commissione tecnico scientifica ed economica della Commissione Pesca (UE) ha dichiarato nella sua decisione che i Piani così come formulati non garantiscono il raggiungimento dell’MSYf entro il 2020.

Anche se prevedibilmente nessun Paese dell’UE che si affaccia sul Mediterraneo potrebbe raggiungere l’obiettivo entro i termini previsti dalla P.C.P. al 31.12 2018.

La proposta presentata nella primavera scorsa prevedeva una diminuzione complessiva dello sforzo di pesca del 15% nell’arco di 3 anni, con raggiungimento dell’obiettivo nel 2023 ma con tempi fuori dalla programmazione prevista della Reg. UE 1380/2013.     Le specie gestite dai Piani proposte dall’Italia erano:

  • GSA   9 nasello, gambero rosa, triglia di fango, triglia di scoglio, scampo
  • GSA 10 nasello triglia di fango, gambero rosa
  • GSA 11 nasello triglia di fango, gambero rosa
  • GSA 16 nasello, gambero rosa
  • GSA 17 e 18  nasello, gambero rosa, sogliola, triglia di fango
  • GSA 19 nasello, gambero rosa, gambero rosso

E’ stata già avviata nelle settimane scorse, come in precedenza affermato, una trattativa tra la Commissione ed il MIPAAFT che prevede alcuni modifiche strutturali di ogni singolo Piano per GSA.

  1. L’inserimento in aggiunta di nuove specie in alcune GSA:
    1. GSA 10                                                 gambero rosso
    2. GSA 11                                                gambero rosa e scampo
  • GSA 16                                                triglia di fango, gambero rosso
  1. GSA 17 e 18                                       scampo
  1. Lo sforzo di pesca verrà misurato in diverso modo tra particolari in base ai sistemi di pesca:
    1. Sistemi trainati                                 mediante la regolamentazione dei KW
    2. Sistemi non trainati                       mediante la regolamentazione in GT
  • e per entrambi i comparti          giornate di pesca complessive
  1. L’adesione al Piano dovrà essere comunicato entro il 31.12.2018, salvo definizione degli obiettivi e delimitazione degli sforzi da attuarsi nei prossimi mesi.    La fissazione dei criteri di riduzioni, per sistema di pesca, da concordarsi tra Italia e UE dovrà comunque concludersi entro il mese di febbraio 2019, prendendo a base il riferimento al triennio 2015-2017 al fine di stabilire le massime catture sulle quali  programmare la riduzione dello sforzo di pesca.
  2. Se si dovesse chiudere l’accordo la Commissione del MIPAAFT potrebbe accettare il raggiungimento MSYf, se sottoscritto l’accordo, al 2023 invece del 2020.

 

E’ prevedibile una dura battaglia per la difesa del settore economico della pesca nazionale, che vedrà impegnato il sottosegretario Manzato.

L’amministrazione ha ricordato che nell’ ipotesi in cui non si addivenisse ad un accordo tra MIPAAFT e Commissione UE, saranno bloccatati, da parte dell’UE, i  pagamenti del c.d. “fermo pesca” a partire da quelli dell’anno 2018, con la perdita del premio da parte degli armatori, questo a valere anche per tutto il triennio 2018-2020 come previsto P.O.N. pesca.     L’amministrazione ha segnalato che a cascata con la perdita della misura di sostegno per il “fermo pesca” ad armatori e marittimi, sarebbe impossibile provvedere a pagare anche con risorse nazionali i dipendenti.

Nel contesto dell’incontro i Sindacati hanno chiesto con forza di procedere all’inserimento della pesca nella CISOA per evitare che il Governo possa essere additato responsabile del tracollo della pesca nazionale per la perdita del ristoro degli equipaggi delle barche da pesca.    La richiesta al sottosegretario Manzato ed al direttore Rigillo è stata quella di tentare in tutti i modi di inserire il provvedimento di ammortizzatore sociale per la pesca, entro il 31 dicembre, nella legge di bilancio.   Riserve sulla richiesta sono state espresse dalla parte datoriale in particolare se la misura non prevedesse un sostegno di avvio e fosse tutta a carico della imprese della pesca, che si vedrebbero piovere addosso riduzioni dello sforzo di pesca ed aumento dei costi .

ALLEGATO verbale sintetico della riunione odierna

 

VERBALE TAVOLO 13 dicembre 2018

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