Monitoraggio stock ittici nel Mediterraneo – Lo STEFC e il JRC sviluppano un database online

La Commissione europea, sulla base dei più recenti studi dello Comitato Tecnico Scientifico ed Economico per la Pesca (STECF) e del Centro Comune di Ricerca (JRC) – che mostrano un tasso di deterioramento degli stock mediterranei estremamente preoccupante – ha riconosciuto l’importanza di una migliore raccolta dati quale precondizione essenziale per risanare gli stock ittici. Sulla base di queste considerazioni e per supportare tale transizione, è stato sviluppato un database online per il monitoraggio degli stock ittici di Mar Mediterraneo e Mar Nero.

I dati sono disponibili mediante un pannello interattivo che permette agli stakeholder di comparare le diverse variabili che compongono le valutazioni dello stato di salute degli stock (quali mortalità, peso dei pesci e capacità di riprodursi) e le tendenze delle dinamiche dei vari stock. Gli utenti possono inoltre filtrare i risultati per area, specie e status.

Tale database segue la sottoscrizione, la settimana scorsa, della dichiarazione MedFish4Ever di Malta, che stabilisce un programma di lavoro dettagliato per i prossimi dieci anni basato su obiettivi ambiziosi ma realistici. La dichiarazione è stata firmata da rappresentanti ministeriali sia della costa settentrionale che di quella meridionale del Mediterraneo, una Essa è il risultato di un processo avviato dalla Commissione europea a Catania nel febbraio 2016.

Nello specifico, i firmatari si sono impegnati:

  • a garantire, entro il 2020, che per tutti i principali stock del Mediterraneo siano effettuate un’adeguata raccolta dei dati e una valutazione scientifica periodica. In particolare, i piccoli pescatori sono chiamati a svolgere un ruolo più attivo nella raccolta dei dati necessari per approfondire le conoscenze scientifiche;
  • a elaborare piani di gestione pluriennali per le principali attività di pesca. Da parte sua, la Commissione ha già avviato questo processo con la proposta relativa a un piano di pesca pluriennale per gli stock di piccoli pelagici nel Mare Adriatico;
  • a eradicare la pesca illegale entro il 2020, garantendo che tutti gli Stati membri dispongano del quadro giuridico e delle capacità umane e tecniche necessarie per adempiere alle loro responsabilità in materia di controllo e di ispezione. La Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) dirigerà lo sviluppo di sistemi nazionali di controllo e di sanzioni;
  • ad aiutare le attività sostenibili di pesca e acquacoltura su piccola scala semplificando i meccanismi di finanziamento a favore di progetti locali, ad esempio per l’ammodernamento della flotta grazie a tecniche e attrezzi da pesca a basso impatto, l’inclusione sociale e la partecipazione dei pescatori alla tutela dell’ambiente.

Rimaniamo a disposizione per ulteriori approfondimenti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *