PESCA: COLDIRETTI, OK A TAGLIA MINIMA VONGOLE SALVA FLOTTA DA CRACK

 

Il via libera dell’europarlamento alla riduzione della taglia minima delle vongole pescabili in Italia salva uno dei piatti più amati dagli italiani dopo che i cambiamenti climatici hanno modificato nei tempi di crescita delle vongole, tanto da costringere gli operatori a raccogliere tale mollusco prima del raggiungimento della taglia di riferimento consentita dalla legge europea, esponendo i pescatori a sequestri e multe, fino al blocco totale dell’attività. È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nell’ esprimere soddisfazione per l’approvazione da parte della Commissione pesca del Parlamento Ue della tolleranza sulla misura minima commerciabile del mollusco, permettendo la raccolta anche di esemplari inferiori ai 25 millimetri fino ad un minimo di 22 millimetri.

 

E’ stata accolta – sostiene la Coldiretti – la richiesta di tolleranza della presenza di vongole di taglia inferiore a 25 mm. fino ad 22 mm. per le sole acque italiane, in carenza della quale rischiava di affondare una parte importante della marineria nazionale a causa del taglio delle esportazioni, che rappresentano quasi la metà della nostra produzione con un impatto devastante sul settore.  In gioco  – sottolinea la Coldiretti – c’è una flotta di circa 710 imprese in Italia e oltre 1600 addetti  avente  un indotto di altre 300 imprese di commercializzazione all’ ingrosso con un altro migliaio di addetti.

 

La durata del provvedimento che ha ottenuto luce verde dalla Commissione, con anche il parere favorevole dell’organo tecnico scientifico europeo (STEFC), è fissata – continua la Coldiretti – fino al 31 dicembre 2020. Il via libera comunitario, permetterà di valutare l’esito della sperimentazione 2017-2019 che in caso positivo    potrebbe permettere il ripetersi della deroga anche per il triennio 2021-2023.

 

Il provvedimento non interessa tutti i tipi di vongole, la cui produzione  oscilla annualmente tra le 45/55 mila tonnellate, ma solamente la specie autoctona presente in mare aperto : si tratta di “chamelea gallina” conosciuta anche come “lupino”, la cui produzione oscilla tra le 20/25 mila tonnellate circa, mollusco bivalve che cresce sui bassi fondali costieri sabbiosi.   I vincoli posti alle dimensioni della vongola nostrana – conclude la Coldiretti – hanno purtroppo  favorito la diffusione sui banchi delle pescherie oltre che sui menù dei ristoranti,  di vongole di importazione provenienti da altri paesi e continenti, in particolare lavorate e congelate e spesso spacciate per specie autoctone.

 

 

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