PICCOLI PELAGICI IN ADRIATICO – LA GESTIONE ANCORA RINVIATA – NESSUNO LA SPIEGA AI PESCATORI MA QUALCUNO ORA LO SPIEGHI A BRUXELLES

I soliti poteri di vicinanza contro ogni tipo di gestione della risorsa e contro la volontà dell’80% delle imprese della GSA 17 e GSA 18.  Dopo due anni, si è ancora in attesa della pubblicazione da parte della DG pesca della lista delle barche autorizzate ad operare a volante e circuizione, si è in attesa del provvedimento per l’opzione annua della scelta del mestiere e/o attrezzo (per le licenze polivalenti), e si è in attesa della definizione dei periodi fermo tecnico per alici e sarde (in questo caso disattendendo le indicazioni delle ricerca ufficiale e dei produttori) ed infine si è in attesa da parte da parte di almeno l’80% dei produttori del bacino della definizione delle quote di gestione nazionali e per imbarcazione.

Morale tutto fermo, nulla si muove, in tanti si chiedono chi vuole questo ?

Rimbalzano le voci più disparate sull’argomento, qualcuno va affermando che la risorsa pelagica in Adriatico sta splendidamente bene e che non serve alcuna gestione, mentre i dati delle ricerca ufficiale dicono il contrario, ci sono però tanti produttori che invocano la gestione in grado di dare equilibrio alla sostenibilità economica ed a quella ambientale, in questo caos, riteniamo che il Ministero non può continuare a fare il “pesce in barile” (mai termine fu più adeguato) è necessario dare attuazione alle raccomandazioni ed alle norme di indirizzo della Commissione e del CGPM.    Che succederà … forse nulla … silenzio di tomba in via XX settembre !!!

 

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