RIPRENDE L’ATTIVITA’ DI PESCA NEL CENTRO-NORD ADRIATICO E CROLLANO I PREZZI DELLE PRINCIPALI SPECIE BERSAGLIO

Mercati dell’Ittico alla produzione già in ginocchio, e prezzi depressi, “così si muore !” ci dicono molti pescatori, come ogni anno alla ripresa dell’attività post-fermo pesca, aggiungono “come incassi, pur catturando tanto pesce, rischiamo di andare al disotto dei costi di gestione”.   Con i prezzi che scendono verso il basso per le specie di maggior presenza nelle paranze, per le triglie di fondo le aste battono da 1,50 ad 2,00 euro al kg., contro prezzi al dettaglio che oscillano in base alle taglie da 10,00 a 5,00 euro al kg., ma anche, sempre all’ingrosso, abbiamo picchi al ribasso, che hanno fatto scendere le terze scelte in alcuni mercati fino a 0,50 euro/kg (triglia non eviscerata).   Non meglio stanno altre specie bersaglio come la cannocchie che sono scese a 2,00 / 2,50 euro al chilo.   Altri operatori affermano “è un peccato estrarre dal mare tanto pesce e cederlo a così poco”.   E’ il problema di tutti gli anni, come da tempo Coldiretti va dicendo, “servono serie politiche di mercato per la tutela del prezzo, in particolare da parte della Commissione Pesca, che sta predisponendo il nuovo fondo strutturale 2021-2027, politiche a tutela delle produzioni nazionali per la difesa della sostenibilità economica del settore”.   Una politica che dovrà coinvolgere anche i consumatori spingendoli ad acquistare italiano ed in particolare le specie di ittiche di stagione.    Tutto questo per acquistare fresco, conveniente, buono, ed italiano.   Parte l’invito dall’Adriatico ad acquistare le specie di stagione prima tra tutte le “triglia di fondo”, che con il suo rosso darà il colore ai mesi della ripresa settembre ed ottobre.      

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