CHIOGGIA

Chioggia

La marineria di Chioggia ha una lunga storia ed ha acquisito nel tempo importanza e rilevanza nazionale.

La pesca è sempre stata a Chioggia una delle attività principali, anzi per molto tempo, quasi l’unica attività svolta. Fin da tempi antichissimi vi sono notizie sull’arte della pesca, tramandata da padre in figlio.

Già il senatore romano Cassiodoro ce ne parla nel VI secolo dopo Cristo, mettendo in evidenza come la maggior parte della popolazione si dedichi e si cibi quasi esclusivamente di pesce.

Le barche più antiche adottate nel compartimento marittimo di Chioggia sono le tartane e le cosiddette sardellere. Le tartane erano barche da pesca molto robuste e stabili che vennero anche usate, già dal XIV secolo, come velieri e barche da combattimento da parte della marineria veneta. Le sardellere venivano usate quasi esclusivamente per la pesca delle sardine. Nell’ottocento cominciò la decadenza delle tartane ed iniziò l’epoca del bragozzo, imbarcazione tipica di circa 12 metri di lunghezza, le cui vele ne sono il simbolo con le loro raffigurazioni colorate e identificative dei diversi proprietari.

La flotta chioggiotta, tra le più consistenti ed attrezzate dell’alto Adriatico, conta ben 241 imbarcazioni, che rappresentano il 33% dell’intera flotta veneta. Gli imbarcati si stimano essere 843.

La flotta clodiense negli ultimi anni ha subito un costante ridimensionamento del numero di imbarcazioni. Infatti, dopo il picco avutosi nel 2001 con 370 natanti, si è scesi alle attuali 241 unità, con una diminuzione del 4,7% rispetto al 2010. Il calo si ritiene sia in gran parte imputabile alle politiche comunitarie di riduzione dello sforzo di pesca e di aiuto alle demolizioni di pescherecci, ma anche le difficoltà economiche del settore, l’aumento dei costi e l’obsolescenza generalizzata dei motopesca hanno contribuito all’abbandono del settore.

Passando ai dati caratterizzanti la flotta della marineria di Chioggia per il 2011, risulta evidente che delle 241 imbarcazioni presenti, quasi il 52% è rappresentato da natanti che utilizzano sistemi di pesca con le reti a strascico a divergente e un altro 29% circa dalle draghe idrauliche dedite alla pesca di molluschi bivalvi. La lunghezza complessiva della flotta chioggiotta nell’anno è stata pari a 3.711 metri, in calo del 2,4% rispetto all’anno precedente. Anche la GT totale, pari a 8.566 tonnellate, si è ridotta del 2,1%. Coi 46.421 kW registrati nel 2011, risulta meno accentuata la diminuzione della Potenza Motore chioggiotta. L’età media di una imbarcazione tipo della flotta in esame è di 27,7 anni, con un picco di 34 anni.

La stazza totale della flotta della marineria di Chioggia, definita in Gross Tonnage (GT), negli ultimi anni si presenta in costante calo

La stessa stazza evidenzia la eterogeneità della flotta clodiense. Considerando le varie classi di GT, se il 39% delle barche ha una GT inferiore a 10, ce n’è un 32% con una GT che va oltre i 30. Consistente anche il numero di imbarcazioni (26%) comprese nella fascia 11‐20 GT.

Un ulteriore parametro tecnico che caratterizza la flotta è la Potenza Motore, che viene misurata in kW (chilowatt).

Nella serie storica considerata, risulta più che evidente la parabola discendente della Potenza Motore complessiva della flotta chioggiotta, che negli ultimi anni si è attestata intorno alle 46.000 kW.

Per ciò che concerne le classi di Potenza Motore della flotta in esame nell’ultimo anno, il 72% dei pescherecci possiedono una potenza che è compresa tra le zero e le 184 kW, ossia al disotto dei 250 HP. Solo il 23% delle imbarcazioni ha una Potenza Motore che va oltre le 276 kW, pari a 375 Horse Power (HP).

Per quanto concerne la dimensione, il 46% delle navi ha una lunghezza compresa fra i 12 e i 18 metri, il 27% rientra nella piccola pesca secondo le indicazioni comunitarie (<12 metri). Il 10% delle barche ha una lunghezza superiore ai 24 metri.

cHIOGGIA PORTO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *