Sardegna, si parla di sempre delle conseguenze e mai delle cause del fenomeno dell’inquinamento biologico dei mitili. Gli escherichia-coli arrivano a mare a causa degli escrementi degli animali (uomo compreso) e tramite i liquami. Se funzionassero a dovere i sistemi e la rete di depurazione, per la quale i cittadini pagano nella bolletta la relativa quota, il problema non esisterebbe, questo va detto se non vi fossero scarichi abusivi nei fiumi o corsi d’acqua, per un motivo molto semplice perché gli escherichia-coli non nascono o fioriscono in acqua. Inoltre ci chiediamo perché mettere in moto un allarme inutile, se le cozze sono regolarmente insacchettate e tracciate come sono tutte quelle che passano per il C.S.M. destinate alla GDO o ai pubblici esercizi ? Non possiamo quindi che chiede: “c’erano partite non regolamentari acquistate da pubblici esercizi ?” I molluschi regolarmente immessi sul mercato ed etichettati con tagliandino inamovibile hanno la possibilità di essere rintracciate senza creare allarmismi e danni economici al settore possono essere ritirati senza tanto clamore. Quindi il solito allarmismo inutile, basterebbe mettere in azione la rete della rintracciabilità attivata dai servizi veterinari ed anche avviare la sistemare la rete fognaria Regione per Regione, a cui spettano le competenze, rete che per anni è stata abbandonata ad un degrado massimo, pende sull’Italia da tempo un infrazione Comunitaria, come se non bastasse sappiamo che vi è stata una tolleranza da parte delle amministrazioni comunali sugli scarichi abusivi che hanno aggravato la situazione inquinamento biologico. Non possono essere i pescatori e gli allevatori a subirne le conseguenze quando il frutto delle negligenze arriva a mare. Ed inoltre non possiamo che chiederci dove sono finite le risorse relative alle quote che i cittadini pagano nelle bollette del servizio per la fornitura dell’acqua, relativi alla manutenzione ed agli investimenti per il sistema idrico e fognario compresi gli apparati di depurazione ?