PLASTICHE: APPROVATA RISOLUZIONE RELATIVA ALLA STRATEGIA PER LE PLASTICHE NEL CONTESTO DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

Giovedì 13 settembre 2018 nel corso della sessione plenaria del Parlamento Europeo, gli eurodeputati hanno approvato con 597 voti a favore, 15 contrari e 25 astensioni, la risoluzione dell’On. Mark Demesmaeker  “Una strategia europea per la plastica nell’economia circolare”.

Nella risoluzione, che trovate in allegato, i deputati chiedono la creazione di un vero e proprio mercato unico per le plastiche riciclate e propongono misure per affrontare il problema dei rifiuti marini, chiedendo la previsione di Incentivi per la raccolta dei rifiuti marini in mare, nuove norme a livello europeo in materia di biodegradabilità e compostabilità e un divieto totale della plastica ossidegradabile entro il 2020. I deputati propongono inoltre un divieto delle microplastiche nei cosmetici e nei prodotti per la pulizia entro il 2020.

Un mercato interno per le materie prime secondarie è necessario per garantire la transizione verso un’economia circolare, dicono i deputati europei.   Chiedono pertanto alla Commissione europea di proporre degli standard sulla qualità per creare fiducia e rafforzare il mercato della plastica secondaria, tenendo conto dei diversi gradi di riciclaggio compatibili con i diversi usi, garantendone al tempo stesso la sicurezza, ad esempio quando la plastica riciclata è utilizzata in contenitori per alimenti. Gli Stati membri dovrebbero inoltre considerare la possibilità di ridurre l’IVA sui prodotti contenenti materiali riciclati.

Il Parlamento sottolinea che esistono diversi modi per raggiungere tassi elevati di raccolta differenziata e riciclaggio, tra cui gli Stati membri possono scegliere: un sistema di responsabilità estesa del produttore, meccanismi di deposito-rimborso e una maggiore sensibilizzazione del pubblico.

I deputati sottolineano l’importante ruolo che i “pescatori” potrebbero svolgere nella lotta contro la plastica nei mari, in particolare raccogliendo i rifiuti durante le loro attività di pesca e riportandoli in porto. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero incentivare questa attività.

Ricordiamo che Coldiretti – Impresapesca in audizione alla Camera ed al Senato italiano ha richiesto, al fine di agevolare la raccolta delle pastiche a mare, o nei laghi, da parte dei pescatori, una modifica della classificazione di tali rifiuti, parificandoli a quelli urbani come avviene per le plastiche piaggiate raccolte degli stabilimenti balneari.

ALLEGHIAMO:

 Risoluzione PE_Una strategia europea per la plastica nell’economia circolare

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