Marche, vendita diretta e ittiturismo per fare crescere i consumi di pescato locale

Quando si affrontano temi importanti per i cittadini e le aziende come il cibo salutare e tracciato, la filiera corta, la sostenibilità delle produzioni, riteniamo riduttivo parlare di semplici “mercatini” o “bancarelle”.   Gli agricoltori del territorio, attraverso la rete di Campagna Amica, portano avanti da 20 anni un messaggio culturale fatto di educazione alla corretta alimentazione, al benessere animale, al rispetto degli ambienti naturali.   Al centro vi è il cibo locale, fresco o trasformato, la cui vendita non si limita al mero atto di compravendita ma è portatrice di valore aggiunto per l’intero territorio. I prodotti ittici non fanno eccezione tanto che sono sempre più frequenti le partecipazioni dei pescatori, al fianco degli agricoltori, per la vendita diretta del pescato.  È così, ad esempio, nel nuovo Mercato Coperto di Campagna Amica a Macerata dove gli avventori possono contare oltre che sulla qualità di salumi, carni, olio extravergine di oliva, vino e ortofrutta di qualità, anche di pesci, crostacei e molluschi a “miglio zero”.   Ecco perché siamo convinti che un Mercato Ittico a Civitanova votato alla vendita diretta possa essere un’occasione per promuovere maggiormente il pescato locale e, soprattutto, stagionale.   Il settore della pesca marchigiano con circa 800 imbarcazioni e 22mila tonnellate di catture è il quarto d’Italia con un valore di circa 81 milioni di euro, dietro a Sicilia, Puglia e Veneto.   Eppure il consumo di pesce negli ultimi decenni ha visto aumentare le importazioni di prodotto estero dal 27 all’80%.   Noi dobbiamo promuovere il consumo di pesce azzurro che arriva dai nostri mari e per farlo abbiamo necessità di creare un patto di fiducia tra pescatori e consumatori, di progetti mirati con le istituzioni educative e tutto questo può avere un cuore pulsante all’interno di un Mercato Ittico di nuova concezione.    La vendita diretta come anche le altre attività collaterali di pesca turismo e ittiturismo possono dare reddito e lavoro a queste attività e concorrere all’attrattività turistica di Civitanova.

 

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