REGOLE OPPOSTE A QUELLE DEL TONNO, DOVE CHI NON AVEVA DICHIARATO ERA PERDENTE, E’ NELL’OCCASIONE PERDEMMO I 2/3 DELLA QUOTA NAZIONALE EFFETTIVAMENTE PESCATA.
OGGI CHE L’ITALIA HA DICHIARATO TANTO, IN REGOLA CON LE NORME ICCAT, MENTRE ALTRI PAESI NO…, SARA’ SEMPRE L’ITALIA A SOCCOMBERE, PERDENDO QUASI I 2/6 DELLA QUOTA EFFETTIVAMENTE PESCATA E DICHIARATA !!!
E’ stato pubblicato l’allegato alla proposta di regolamento 2017/17 con la quale è stata stabilita la ripartizione delle quote pesce spada per il 2017, che andrà ora sottoposta alla valutazione del Consiglio. La proposta propone la seguente ripartizione in tonnellate:
TAC ICCAT Mediterraneo 10.500,00
Sono stati riconosciuti grazie all’appoggio della Spagna quote anche a Paesi extra-UE che non avevano quote di cattura, così che l’Unione da quasi il 90% delle quote di cattura erano ascrivibili ai Paesi Unionali ed una buona parte di queste catture erano merito dell’Italia quasi il 50% delle quota Mediterranea.
UNIONE Europea 7.410,48
La proposta propone di ripartire così la quota Comunitaria :
Croazia 16,00
Cipro 59,00
Spagna 1.822,49
Francia 127,02
Grecia 1.206,45
Italia 3.736,26
Malta 443,26
Con le nostre catture si è aumentata la quota Comunitaria in seno all’ICCAT, ma di seguito nella trattativa europea la Spagna è riuscita a metterci in scacco, questa è la nuova dimostrazione di debolezza. Ogni volta che i nostri interessi si scontrano con il Paese iberico siamo sistematicamente soccombenti, evidenziando ancora di più la leadership della Spagna nella pesca comunitaria relativa all’area mediterranea. Questa ennesima sconfitta sarà pagata a caro prezzo dai pescatori italiani, anche alla luce delle prossime e continue decurtazioni di quote che l’ICCAT impone nei prossimi 5 anni con una perdita di catture di un 3% ogni anno.
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