PESCA GRANDI PELAGICI ANNO 2020 – RIUNIONE COMMISSIONE PESCA PER SITUAZIONE IN PREVISIONE RIUNIONE ANNUALE ICCAT

Nel corso dell’annuale riunione preparatoria fra Commissione e stakeholder, la Commissione ha comunicato che le questioni più complesse che verranno affrontate saranno quelle relative ai tonni tropicali ed allo “squalo mako”.

 

  • Tonni tropicali. La difficile discussione dell’anno scorso aveva portato sul tavolo una proposta ambiziosa, a seguito della quale è stato avviato un processo di consultazione che coinvolge solo coloro che richiedono ulteriori allocazioni. È importante non lasciar gestire la questione al Sud Africa, ma per raggiungere un accordo sarà necessario che qualcuno ceda su qualche punto. Il testo distribuito è incoraggiante. È necessario prevedere misure che riducano la mortalità, altrimenti si richiesta il collasso degli stock, specialmente per il tonno obeso. Interventi di “normale amministrazione” non rappresentano un’opzione percorribile. Per quanto riguarda la riduzione del novellame, la posizione rimane la stessa dell’anno scorso. Senza un livello di riassegnazione dei TAC, sarà impossibile raggiungere un accordo, e fissare un TAC basso non permette di rispondere alle aspettative dei Paesi in via di sviluppo. Sarà quindi necessario prevedere dai TAC aggiuntivi per quando gli stock si saranno ripresi. Sarà inoltre necessario ridurre la capacità di pesca dei pescherecci industriali. Per quanto concerne il periodo di chiusura,  bisognerà discuterne in termini di durata. Prevedere un periodo più lungo, comporterà necessariamente una revisione meno drastica del TAC. A fine mese ci sarà una riunione quadro con Giappone, USA e Canada a seguito della quale verrà redatta una nota strategica della Commissione ed un mandato.

 

  • Tonno rosso. È un capitolo che non verrà trattato quest’anno. Il TAC previsto di 36000t è idoneo pertanto non si ritiene opportuno aprire il dibattito. La relazione del MSE (Gruppo di Lavoro per la Valutazione della Gestione e Strategia) è molto importante in quanto permette di valutare le misure di gestione sulla base di un processo valido. Tuttavia su tale relazione c’è ritardo, si prevedono due riunioni aggiuntive l’anno prossimo per fornire alla Commissione gli strumenti necessari per fissare il TAC 2021.

 

  • Marlin bianco e azzurro. Vi è un eccesso di pesca per entrambe le specie. Il TAC proposto è di 1750t per il marlin azzurro (-15%) e per il marlin bianco non può superare il livello attuale di 400t. La proposta per migliorare gli stock è in discussione, riducendo le catture ed aumentando al 20% la copertura degli osservatori.

 

  • Squalo mako. La situazione è nettamente peggiorata rispetto a due anni fa, pertanto serve un periodo di recupero che durerà diversi decenni. Secondo i pareri scientifici la situazione continuerà peggiorare fino al 2035 e solo a partire dal 2050 si prevedono segni di ripresa, anche a cattura 0. L’unione europea è il principale operatore per questo stock, pertanto sarà necessario prevedere una misura di recupero complessa che combini vari elementi.

 

  • Verdesca. Non c’è una nuova valutazione, gli stock non sono oggetto di eccesso di pesca e le catture oscillano intorno al TAC. Bisognerà esaminare la possibilità di riassegnare il TAC in base alle catture storiche.

 

  • Pesce spada. Non c’è valutazione quest’anno, resta valida quella del 2016. A suo tempo è stata prevista una diminuzione delle catture, limitata al -15%. È un problema che si ripresenterà, quindi la Commissione vuole sapere se le parti ritengono più opportuno aspettare di avere dati aggiuntivi per calcolare un’eventuale riduzione o procedere subito.

 

Inoltre, è stato comunicato che la proposta dell’Honduras di modificare il testo della Convenzione è stata cassata, pertanto il negoziato è mantenuto nei suoi aspetti fondamentali.

 

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