TAVOLO PERMANENTE DI CONSULTAZIONE PESCA E ACQUACOLTURA – IX RIUNIONE

Roma, lì 24.10.2019.

Alla presenza del Ministro on. Teresa Bellanova, del sottosegretario si è tenuta la riunione odierna. Al primo punto all’O.d.G. la questione delle proteste e del malcontento delle marinerie della Regione Puglia, è emersa una linea di indirizzo condivisa tra tutti gli stakeholders che deve mirare ad una maggiore attenzione alla sostenibilità economica, rilevando che una attività economica che non punta a riportare reddito, non aiuta le imprese, non aiuta di conseguenza il reddito dei lavoratori (con contratti alla parte) e non porta risorse per investimenti nel rinnovamento delle strutture produttive.  Coldiretti ha richiamato il fatto che sia i Piani di Gestione che il FEAMP attuale che quello in cantiere a Bruxelles per il periodo 2021-2027, non tengono in debita considerazione la sostenibilità economica e quella sociale.    Contrariamente alla posizione di  altre associazioni del settore, che sono intervenute, Coldiretti ritiene l’ipotesi di gestione della pesca con un budget di giornate anno, come si ipotizza per i prossimi piani di gestione demersali, potrebbe essere una occasione vera per il settore per slegarsi definitivamente dai vincoli settimanali di pesca per seguire le necessità del mercato ed evitare uscite a mare pericolose che portano il settore ad essere da un punto di vista della sicurezza uno dei mestieri più pericolosi a livello nazionale (dati INAIL).  Coldiretti ha inoltre riflettuto su la necessità di maggiore attenzione alla promozione e alla semplificazione in particolare in materia di licenze, partendo dalla revisione del DM 26.07.1195.   Il Ministro ha condiviso le riflessioni sulla sostenibilità economica comprendendone le profonde ragioni, a rinviato gli altri argomenti a più approfonditi incontri tecnici.

Si sono poi trattate in maniera interlocutoria alcune questioni:  – la proposta che presentava i contenuti di un provvedimento relativo alla pesca del polpo con trappole (con l’inserimento per prima volta della taglia minima) e – la proposta di regolamentazione della pesca delle oloturie.   Si è poi passati ad analizzare i provvedimenti relativi al piano di gestione demersali denominato WEST-Med che interessa per la parte italiana le GSA 9, 10, e 11;  Si dovrà entro il 31.12.2019 precedere a scelte strategiche per la pesca tirrenica o scegliendo l’opzione del divieto di pesca all’interno dell’isobata dei 100 mt. di profondità oppure in alternativa l’ampliamento dei periodi di interruzione della pesca da 1 mese (30 gg.) attuale e un periodo più esteso di tre mesi (90 gg.).   Impraticabile la scelte della riduzione delle catture di oltre 20% riferito alle specie a gestione, per la concreta impossibilità di poter mettere in piedi un sistema di controllo che Bruxelles possa avallare.  Sulla questione torneremo per approfondimenti prima della prossima riunione che ha in animo di attuare il Mipaaf.   La Commissione Pesca attende in merito risposte entro e non oltre il 31.12.2019.

Coldiretti ha chiesto all’amministrazione, risposta positiva, la predisposizione del decreto di conferma del numero di imbarcazioni per il settore draghe per il prossimo quinquennio.

Sono state annunciati i Piani di gestione dei demersali per l’Adriatico (GSA 17 e 18) e per il Mediterraneo centrale (GSA 15, 16, 19 e 20) che Bruxelles presenterà su proposta del CGPM prima delle fine dell’anno 2019, come già illustrato con nostra precedente nota del 15 ottobre u.s..

SI è poi largamente dibattuto sulle questioni relative agli ammortizzatori sociali, sta crescendo il consenso per giungere alla costituzione di ammortizzatore simile a quello agricolo (CISOA), ha poi fatto seguito la questione, sollevata da Coldiretti, della revisione delle normative di riferimento per il settore per la piccola pesca L. 250/58 e per la c.d. “grande pesca” L. 413/84, la raccomandazione di aprire tavoli e fare il prima possibile è stato ripetuto sia al Ministro, al Sottosegretario che al Direttore generale.   Abbiamo richiesto alla amministrazione una parte più attiva sia nei confronti dell’INPS che del Min. Lavoro.

 

 

 

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