Dopo il sequestro ed il rilascio delle due imbarcazioni da pesca mazaresi avvenuto ad inizio mese, risolto positivamente con il brillante intervento della nostra Diplomazia, si è tenuto presso il MIPAAFT un contro con la presenza delle associazioni di categoria delle imprese del settore pesca, del Ministero degli Esteri, della Marina Militare ed con il Corpo delle Capitanerie. L’incontro del 18 ottobre u.s. era teso a concentrare la massima attenzione affinché tali operazioni di pesca nelle aree di mare prospicenti la costa libica, fino ad una distanza di 74 miglia dalla battigia, non si verificassero più in prossimità in particolare della Conferenza diplomatica che si dovrebbe tenere in Sicilia, il prossimo mese di novembre, che vedrà la partecipazione delle varie fazioni in lotta nel territorio dell’ex Jamaeria Libica, oltre a vari Stati che nutrono interessi particolari sulle risorse energetiche della Libia.
E’ stato ribadito dagli inviati della “Farnesina” che l’operazione di liberazione dei due natanti mazaresi si è conclusa bene e per certi versi anche in maniera fortunosa, in considerazione che il conflitto a fuoco non ha avuto conseguenze e che il gruppo di sequestratori che non era controllato da nessuna delle fazioni libiche in campo, e la fortuna ha fatto sì che il sequestro non sia giunto alle estreme conseguenze. Da parte di tutte le amministrazioni ed autorità militari è stato chiesto di evitare che le barche persistano in questo contesto per evitare rischi certi al naviglio (capitali delle imprese), all’incolumità delle persone (lavoratori), ed alla messa a rischio delle credibilità nazionale in un momento cruciale per le diplomazia italiana, in una scacchiere strategico per gli interessi del nostro Paese.
E’ impensabile che in questo contesto i mezzi della Marina Militare e delle Capitanerie si possano spingere a difendere le barche sconfinanti all’interno delle acque libiche.
Si è convenuto che questo non è il momento per un ragionamento ed un confronto sulla giustezza o meno dell’applicazione della ZEE o meglio della ZEP, che sarà rinviato a tempi migliori.