Atteso dagli operatori della pesca il decreto legge #Curaitalia è finalmente arrivato anche se ad oggi è privo dei contenuti applicativi, bisognerà quindi attendere la relazione tecnica al decreto legge, l’esito del confronto con la Commissione Pesca per avere certezza sulle norme in deroga e non ultimo il contenuto dei Decreti applicativi da parte del MIPAAF.
Bene il fermo volontario volto a permettere la scelta tra il blocco dell’attività oppure la continuazione della pesca per l’approvvigionamento dei mercati, il tutto nel limite del possibile ed in rapporto ai decreti salute precedentemente emanati dal Governo per il contenimento dell’epidemia in corso.
Il fondo per l’intero comparto dell’agroalimentare di 100 milioni di euro potrebbe essere sufficiente per affrontare la prima fase, ma forse non adeguato in caso di prolungamento del blocco dei mercati e delle misure restrittive per la circolazione delle persone che limitano fortemente gli acquisti in particolare di prodotti immessi nel mercato come quelli freschissimi.
Adeguato appare il provvedimento per l’attivazione della Cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori della pesca, auspichiamo che possano essere ricompresi tutti gli operatori imbarcati a vario titolo presenti e presenti nel ruolo della imbarcazione.
Sarebbe auspicabile che l’amministrazione inviasse sin da ora informazioni agli uffici marittimi per informare gli operatori sui comportamenti da tenere in materia di certificazione della sospensione dell’attività di pesca.
Utile al fine di dare soluzione alle tante esigenze attuative sarebbe un utile preventivo confronto con l’amministrazione della pesca del Mipaaf, per questo motivo si attendono risposte tempestive per non lasciare imprenditori e lavoratori senza indirizzi e soprattutto economicamente scoperti, l’effetto del decreto legge #Curaitalia si baserà sulla velocità di evasione delle incombenze amministrative al fine di dare efficaci risposte al problema.