Forte aspettativa per la riunione annuale, presso il MIPAAF, relativa alla ripartizione quote tonno-rosso 2018. Il Ministero alla prova per riscontrare se i proclami di alcuni mesi fa per una più equa ripartizione delle quote tonno fra imprese autorizzate (in particolare quelle del palangaro) e fra tante imprese di pesca imprese fuori dal comparto, saranno esaudite.
Le attese sono fortissime, necessita quindi un’inversione di rotta, per evitare di continuare ad implementare quote tonno a chi ne ha già in abbondanza mentre si penalizzano le imprese che possiedono poche quote tonno oppure quelle che si vengono lasciate fuori dalla possibilità di pescare questi grandi pelagici, non avendo affidate quote.
E’ evidente che un elite di 45 imprese in Italia non possono gestire il business del tonno rosso, con un protezionismo inaccettabile, per giunta con delle disparità interne di quote tra soggetti che hanno ad es. 150 tonnellate di quote e soggetti che hanno 5 tonnellate. Si attende una rifondazione del sistema per una svolta democratica nella gestione di una risorsa che è un bene comune patrimonio dell’intera collettività.