MARTINSICURO

Se Martinsicuro è quella che è lo deve in massima parte ai suoi innumerevoli “uomini di mare”. Già nel lontano 1884, quando gli abitanti di Martinsicuro, allora frazione di Colonnella, superavano di poco le 1.500 unità, ben 19 “galleggianti”, che praticavano la pesca, appartenevano, come risulta presso i registri della Delegazione di Porto di Giulianova, a proprietari residenti a Martinsicuro. Fino agli anni Cinquanta del XX secolo variopinte farfalle ballavano, ogni mattina, sulla superficie del mare antistante la costa martinsicurese: erano le vele multicolori delle oltre quaranta lancette martinsicuresi. Non soddisfatti di ciò che riuscivano a guadagnare dalla piccola pesca, li trundarule hanno sfidato con i primi motopescherecci le acque del Mediterraneo e quelle dell’Atlantico. Non furono pochi, infatti, i martinsicuresi che negli anni precedenti la seconda guerra mondiale parteciparono alla pesca del baccalà nelle misteriose e non facili acque dell’Atlantico settentrionale, davanti alle coste della Groenlandia, con pescherecci privi di ogni supporto tecnico. Tutt’oggi, nonostante i sostanziali cambiamenti di stili di vita apportati dalle mutate condizioni economiche, non pochi martinsicuresi continuano a praticare la pesca, da quella fatta quotidianamente con il proprio battellino a quella oceanica.

Martinsicuro

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